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Filtra il respiro purificato dal cielo
e soffialo sui miei occhi stanchi
sulle mie gambe pesanti
sulla strada che farfuglia sogni
agitati, come vie dello shopping.
Come puoi non sentirli,
che esistono
i sogni.
Come nascono forse svaniscono
forse ci sfiniscono,
ma asciugano le nostre paure
addolorate dal vento pungente
sfioriscono.
Mentre pedalo nel buio senza fanale
sento la tua voce
una spina nel silenzio
quel ricordo che fa male.
Nascosto in fondo
nelle curve del tramonto.