Home Due ruote e un Diario UN’ORA DI PRIMAVERA AL RITMO DI BICICLETTA

UN’ORA DI PRIMAVERA AL RITMO DI BICICLETTA

da Lisa Bartali
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14°C. 9 Km. La primavera è la stagione ideale per andare in bicicletta. In città o in campagna. Per piacere, nei weekend fuori porta, o per dovere se si utilizza come mezzo quotidiano di trasporto. Al primo raggio di sole non ci sono dubbi. Slucchetto la bici e si riparte, tanto per non arrugginirsi. Le nuvole incerte lasciano danzare riquadri di cielo blu, in cui dirigo il mio sguardo. Mi rinchiudo dentro una felpa, tenuta stretta dal mio chiodo in pelle, che mi fa sentire una ciclista urbana un po’ rock!

Adoro le stagioni di passaggio, a metà, l’autunno come la primavera. Nella fretta mi dimentico di oliare la catena e forse era meglio gonfiare un altro po’ la gomma anteriore. Semplicemente vado. Sono presa dal sole, dal vento, dalla visione dei prati fioriti. Dal fiume con le sue correnti borbottanti, dai profumi degli alberi mentre attraverso il parco.

L’interruttore della malinconia si spegne. I sogni tornano a roteare come acqua sui mulini.

Quel vado dieci minuti a zonzo diventa: “cavoli sono le due meno un quarto!” Oggi mi dimentico dell’orologio, un privilegio a cui non posso abituarmi. Non ho fame, ma divoro a suon di pedalate la strada sterrata. Mi ricordo quanto era bello andare in bici a lavoro, anche se poi la bicicletta la utilizzavo solo un’ora.

Adesso quell’ora in bicicletta io la trascorro a raccogliere tutte le sensazioni positive che la natura ci regala!

Mi fermo e lascio la bici a terra. La primavera per me è stendersi in un angolo di prato, tra margherite fresche. Sentire il vento leggero sulla pelle e lasciare cadere la pesantezza dei pensieri, almeno per un po’. Mi torna in mente quella canzone degli anni Quaranta coverizzata da Fausto Leali, “Un’ora sola ti vorrei, io che non so scordarti mai..”.  Un’ora di bicicletta al giorno toglie il medico di torno!

Si è rabbuiato. Ho colto l’attimo fuggente. Ho preso tutto il meglio del sole di oggi. Smaltito almeno mezzo Kg di stress, oltre che una manciata di calorie.

 “Io non vedo il mondo
quando penso a te
vedo gli occhi tuoi nei miei
ma se non mi vuoi
non è niente sai
la vita mia per me.
Un’ora sola ti vorrei …”

Umberto Bertini, Paola Marchetti

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