Occasione da non perdere, l’arrivo del Giro d’italia. Il Giro qui a Firenze ci ha catapultati in un turbinio di eventi. Questa settimana siamo già entrati nel cuore di un maggio scalpitante e rumoroso. Tra i numerosi eventi dedicati al nonno Gino, anche la mostra “IL MITO DI FERRO” della Scuola Internazionale di Fotografia APAB, che ridesta attenzione sul Museo del ciclismo Gino Bartali.
“IL MITO DI FERRO” ci ricorda un bellissimo Museo del Ciclismo
a pochi chilometri da Firenze. Sottotono da alcuni anni, è arrivato il momento di riqualificare il sito museale. Confluirvi una serie di iniziative per attirare visitatori è un ottima soluzione adottata in questo periodo dal Quartiere 3 di Firenze. La mostra “IL MITO DI FERRO” , inaugurata lo scorso 8 maggio, è volutamente decentrata rispetto al Museo. Il concetto alquanto intuitivo è far conoscere il museo in altre aree della città.
Le fotografie di APAB rimarranno esposte fino al 17 maggio al Centro Gavinana, avete dunque un paio di giorni ancora. Il centro commerciale è nato in una piazza che alcuni anni fa non esisteva affatto. Era un cumulo di macerie in un’area industriale abbandonata denominata Ex-Longinotti. Una volta, da ragazzi, ci addentrammo nell’oscurità di quel mostro fatiscente. Scavalcare il cancello non fu difficile. Neanche con i pattini. Parte integrante del quartiere, con i pilastri e le vetrate in pezzi, ai nostri occhi era quasi un reperto archeologico.
Oggi questo spazio è una risorsa per il quartiere. Si chiama Piazza Bartali.
Il Quartiere 3 è la zona al margine sud della città di Firenze, appena prima di Ponte a Ema, Bagno a Ripoli e Grassina. Gli scatti di APAB ci invitano a visitare il Museo del Ciclismo poco distante e a condividere la nostra esperienza. Per anni è mancata una cosa fondamentale per il Museo: la comunicazione mediatica.
Questo viaggio fotografico dedicato a Bartali è nato tra la sinergia degli alunni della Scuola APAB con il Quartiere 3 e i Musei Civici Fiorentini. L’intento è valorizzare, attraverso le immagini fotografiche, il Museo e i suoi contenuti. Gli scatti esposti nella galleria del centro commerciale sono 36. L’istallazione dai connotati urbani (ferro e griglie) accoglie dettagli che diventano protagonisti in un parallelismo tra i veicoli a due ruote e la forma stessa del museo, rotonda. La fotografia s’inchina alle biciclette di Bartali, il mito di ferro, concedendo agli spettatori sensazioni di rinnovato entusiasmo per la bicicletta, positività, energia, dinamicità.
Le immagini bidimensionali sembrano diventare corporee, palpabili. Materia.
Una bella intuizione quella di far conoscere il Museo con la fotografia artistica. Sarebbe bello poter far girare questa esposizione anche in altre location fiorentine, a partire dagli stessi centri commerciali. I miei complimenti agli allievi che hanno saputo interpretare il Museo in un registro moderno e personale.