Oggi è la Giornata della Terra, giunta al suo 50° anniversario. Il 22 aprile 1970, 20 milioni di americani – all’epoca il 10% della popolazione americana – scesero nei campus universitari e in centinaia di città per protestare contro l’ignoranza ambientale e rivendicare la salute del nostro pianeta.
Nel 1970 studenti, ecologisti e attivisti scesero in strada per protestare
contro i danni ambientali causati dall’uomo. Fu la risposta ad un ambiente in crisi: perdite di oleodotti, smog, inquinamento fluviale, deforestazione. Fu l’inizio di una serie di manifestazioni, battaglie e campagne di sensibilizzazione. Da questa presa di coscienza si consolidarono i primi movimenti ecologisti.
Nel 1972 scienziati e pionieri delle scienze informatiche pubblicarono alcune ricerche mirate a individuare i limiti dello sviluppo della nostra industria e della nostra umanità. Il Rapporto The Limits to Growth , commissionato al Massachusetts Institute of Technology ( MIT ) dal Club di Roma, aveva previsto tramite il calcolatore World3 un limite fisico del pianeta. Ovvero un limite delle risorse, e la capacità non infinita della terra di assorbire le emissioni industriali. ( Leggi di più nel mio articolo Da i Limiti dello Sviluppo a Greta Thunberg )
In questo periodo storico, saturo dei danni delle attività antropiche, e in piena crisi sanitaria, sociale ed economica a causa della pandemia di Covid19, si fa più denso di significato questo giorno. Distanti fisicamente, ma uniti sul web, siamo chiamati a partecipare a questa causa. A porvi, almeno, una certa attenzione.
Come annunciato sul sito ufficiale della Giornata Mondiale della Terra “mentre il coronavirus può costringerci a mantenere le distanze, non ci costringerà a mantenere basse le voci. Non possiamo manifestare in piazze, università, ma possiamo e dobbiamo essere uniti comunque. La mission di quest’anno, all’insegna del distanziamento sociale, è una manifestazione digitale:
Il 22 Aprile nella Giornata Mondiale della terra unitevi a noi per 24 ore di azione in una mobilitazione digitale globale
che guida azioni grandi e piccole, offre a diverse voci una piattaforma su cui condividere eventi, seminari, conferenze, spettacoli, video e altro ancora.
A Bologna si tiene la Meditazione Globale in onore della Madre Terra organizzata da Sahaja Yoga Meditation. A Lucca il CNDDU, coordinamento nazionale italiano degli insegnanti di diritti umani, attraverso Veronica Radici propone di promuovere percorsi educativi per lo sviluppo sostenibile per stimolare gli alunni a esprimere le loro riflessioni sulla sfida climatica.
Presso l’Università di Camerino è online l’evento CUSTODIRE IL PIANETA: L’ACQUA, LA RISORSA PIU’ GRANDE organizzato dalla Sezione di Geologia di Unicam. Scorrendo sulla mappa in alto, in Svizzera troviamo il Find beauty in nature, together! che propone di fermarsi ad osservare la natura nella nostra vita domestica.“Ovunque tu sia e qualunque accesso alla natura tu abbia, in questo dato momento nel mondo, prenditi il tempo per riconoscerlo e ammirarlo. Hai una pianta dentro? O un albero fuori dalla tua finestra? Nota i dettagli di ciò che stai osservando. Sii curioso e lascia che la tua anima sia meravigliata..”
A Cambridge, Regno Unito, è in corso ( in questo caso a pagamento) il Sustainability Seminars, seminario online sull’adozione sempre più ampia di Sostenibilità nelle strategie aziendali. Si tratta il tema dell’emergenza climatica, toccando le cause, gli impatti e le risposte intergovernative ad oggi.
Potete consultare il programma, anche solo per curiosità, sul sito ufficiale Earthday.org che riporta lo slogan “non importa dove ti trovi, puoi fare la differenza. E non sei solo, perché insieme possiamo salvare la Terra.”
On Earth Day 2020, we say enough is enough.
We say we believe in science.
We say that everyone can make a difference.
We say that the protection of our planet and the wellbeing of the people who live upon it are the top priorities.
On Earth Day 2020, we say that we’re committing to vote, we’re registering to vote and we’re showing up to vote.
And if we can’t vote, we’re exercising our power to demand more action from our leaders.