Allontanandosi dal frastuono dei viali di percorrenza, ci si sente sollevati entrando nell’ombrosa Via Faentina. Non certo di passaggio, il tratto con le casupole arroccate sul vicino fiume Mugnone, affluente dell’Arno. La via di vecchie casette dalle cui finestrelle è steso il bucato, offre risorse inaspettate. Ospita infatti uno spazio urbano per la tua bicicletta. Non sai dove ripararla? Hai bisogno di uno spazio dove poter fare manutenzione? Devi sostituire delle componenti meccaniche?
Una ciclofficina all’interno di un’ associazione : FARE SPAZIO
Un nome che rende bene l’idea della polivalenza dell’ associazione nella proposta delle sue attività. L’intento è lasciare entrare nel “circuito culturale” iniziative di ogni genere. Esistono anche questi “spazi” , fatti di stanze dentro altre stanze, dentro cortili. Fare Spazio ha una stanza dedicata al “baratto”, primitivo mezzo di scambio, con in mostra oggetti di varia natura. La stanza centrale, fulcro dell’ associazione, cambia funzionalità ogni giorno. Oggi è lo studio con scrivanie in cui si definiscono le prossime attività. Ieri sembrava il “mercato di Portobello Road”, dal mood vissuto cristallizzato in abiti vintage. Stasera diventerà l’oasi tranquilla per il corso di Kundalini Yoga. Domani forse sarà il palcoscenico di un teatro per i corsi di recitazione. Potremo presto vederla trasformata in laboratorio di restauro mobili.
La ciclofficina è nel cortile, coperta da un tetto spiovente , immersa in un’ atmosfera di recupero.
Le sedie non hanno soffici imbottiture ma copertoni di gomma! Gli oggetti cambiano funzionalità, o la perdono del tutto diventando parti integranti dell’arredo. Una parete di murales invitante, gustosa agli occhi, quel rosso così rosso insieme al bianco troppo bianco, delimita l’angolo delle biciclette. Questo è lo spazio urbano per la tua bicicletta.
Con il solo costo di 10 € di tesseramento puoi usufruire della ciclofficina self – service, come spazio per fare il check della bici, ripararla con gli arnesi messi a disposizione e chiedere un eventuale supporto tecnico al meccanico. L’ officina ha un solo limite: è aperta martedì e giovedì dalle 16,30 alle 18,30. Spero che l’associazione possa, col tempo, offrire un’orario più prolungato. A proposito, i ragazzi sono alla ricerca di altri meccanici di biciclette!
Alessandro, il meccanico oggi “di turno”, mi spiega la loro dedizione al recupero. Donazioni di bici che provengono da semplici conoscenti o amici, le quali vengono restaurate, sistemate e rivendute. L’ asta di biciclette dello scorso 9 aprile è stata un successo.
Sold-out in pochi minuti. Il pubblico è stato attratto dal concetto del “RECUPERO”.
Tema che sembra andare sviluppandosi in vari settori: abbigliamento, arte, arredamento e.. bicicletta. Tante, di bici, vengono rimosse dal Quadrifoglio, portate via dalle rastrelliere perché ormai ferri arrugginiti, o dalle strade in quanto mal posteggiate. Il Deposito Comunale di Firenze fa impressione. I cadaveri di biciclette si ammassano in attesa della fine. La multa pare ammonti a ben 80 € ! Una cifra esosa per recuperare una bicicletta che, con pochi euro in più, si può ricomprare nuova. Una legge questa, priva di logica, che provoca scontento tra i ciclisti. L’associazione Fare Spazio chiede di diffondere il loro impegno nel recupero delle bici.
La sede di Fare Spazio è anche il laboratorio dell’artista Hopnn,
la cui fonte di ispirazione è la bicicletta, attorno alla quale prendono vita, in un mondo “street” e onirico i suoi personaggi. Hopnn tiene corsi di Serigrafia e Street-Art. Il prossimo 28 e 29 aprile, durante l’esposizione delle sue opere, chi arriverà alla ciclofficina munito di bicicletta sarà omaggiato di una delle sue serigrafie. Inoltre sarà messa in atto una performance artistica riguardante l’abbigliamento. Basta portare una t-shirt o altro indumento bianco, meglio se di cotone, e verrà serigrafato con una texture. Ognuno è invitato a diventare un personaggio del personale mondo bicolor di Hopnn.
La creatività è quella cosa che ci avvicina alla parte più intima di noi stessi. Chi riconosce di possederla, non la respinga ma la conquisti!