La Fancy Women Bike Ride è un evento annuale che si tiene la terza domenica del mese di settembre durante la settimana europea della mobilità e il World Carfree Day. Le origini di questo movimento al femminile hanno inizio in Turchia nel 2013 quando Sema Gur organizzò la pedalata nella città di Izmir : 300 donne parteciparono al primo appuntamento!
Donne vestite con abiti fancy su biciclette estrose
sfilarono sorridendo sotto i loro cappelli fioriti. Colorate, frizzanti, libere. Sì, soprattutto libere di dimostrare la propria femminilità in bicicletta, allontanando quello stereotipo della bici come strumento agonistico e prevalentemente maschile ( oltre che vincolato all’abbigliamento tecnico).
Già due anni dopo, nel 2015, Sema Gur e Pınar Pinzuti organizzarono la Fancy Women Bike Ride in 10 città turche. Esclusivamente tramite l’aiuto di volontari e attirando l’interesse dei media. Nel 2018 l’evento coinvolse 70 città turche e alcune città in Italia, Germania, Svizzera.
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La Fancy Women Bike Ride vuole promuovere l’utilizzo della bicicletta ma anche un messaggio sociale : riappropriarsi di diritti e libertà personale e di un ruolo più indipendente all’interno della società, in cui ancora purtroppo, le donne sono spesso penalizzate. Un’indipendenza che è ben rappresentata dalla bicicletta : mezzo autonomo che per tanti decenni, fin dall ‘800, è stato strumento di emancipazione femminile.
La Fancy Women Bike Ride 2019 si terrà in 120 città del mondo contemporaneamente il 22 settembre!
Oggi siamo alle porte della manifestazione e colgo l’occasione per scambiare due parole con Pinar Pinzuti, coordinatrice internazionale della Fancy Women Bike Ride. Dopo aver scoperto che ci seguiamo a vicenda per il comune impegno di promuovere l’utilizzo della bici all’interno del contesto urbano, parliamo quindi dell’ evento. “La Fancy Women Bike Ride nasce in modo molto spontaneo e si diffonde tramite il passaparola e la condivisione sul web “ mi racconta Pinar con contagioso entusiasmo “ Lo scorso anno ho deciso di organizzare la pedalata a Milano, in cui vivo da alcuni anni. Sono arrivate circa 500 donne, alcune anche da lontano, fuori provincia. Questa Bike Ride al femminile, è molto più che una pedalata
per promuovere la bicicletta in città. E’ uno show colorato ed eccentrico per lanciare un messaggio sociale accompagnato da autentico divertimento.
Come si legge nel comunicato stampa: “Le donne di Milano, Roma, Torino, Genova, Padova, Verona, Trento, Monza e Ravenna si stanno preparando per una pedalata fancy, ovvero fantasiosa, leggera e gioiosa. Il fenomeno dei cambiamenti climatici ci ricorda in modo sempre più pressante quanto sia importante e urgente cambiare i nostri stili di vita in un’ottica più sostenibile. Più donne usano la bicicletta, più donne saranno incoraggiate ad andare in bici perché questo è ciò che serve al nostro pianeta. Sappiamo che dobbiamo cambiare le nostre abitudini, perché non farlo in modo piacevole e festoso?”
“Questa pedalata ha unito donne di diversa estrazione sociale e culturale.
Non devi essere di destra o di sinistra per pedalare, non c’è distinzione fra chi è islamica o cristiana, devi solo rappresentare te stessa per come ti piaci. Invece di usare un manifesto politico noi abbiamo detto: sii donna, sorridi e pedala”. Pinar si definisce un’attivista della felicità, per lei la bicicletta è lo strumento per raggiungere una sempre maggiore indipendenza individuale, in quanto cittadina e in quanto donna.”
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L’indipendenza è uno dei principali requisiti per essere felici e non ci può essere felicità senza sicurezza, senza riconoscimento né accettazione. Pedalando con fantastica esagerazione vogliamo essere viste, accettate e rispettate
dice Pinar Pinzuti.
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