Home Due ruote e un Diario RIEVOCAZIONE TAPPA FIRENZE – GENOVA 1909 : 294 KM CORRENDO PER AVIS

RIEVOCAZIONE TAPPA FIRENZE – GENOVA 1909 : 294 KM CORRENDO PER AVIS

da Lisa Bartali

Il Primo Giro d’Italia fu disputato nel 1909. Fu vinto da Luigi Ganna. Vi parteciparono 127 corridori, e solo in 49 riuscirono a concludere la corsa. Domenica prossima 1 Luglio, Alessandro (classe ’84) e suo cugino Fabio (’88) ripercorreranno la tappa Firenze – Genova sull’originario tragitto di 109 anni fa. Un progetto che unisce la passione per il ciclismo storico e l’impegno sociale in sostegno ad AVIS.

La tappa Firenze – Genova 1909 : 294 km per una campagna di sensibilizzazione.

I due giovani ciclisti sono infatti soci e donatori Avis (Associazione Volontari Italiani del Sangue). Come mi spiega Alessandro “L’idea è nata per promuovere la donazione di sangue, che nel periodo estivo è sempre in flessione. Lungo il percorso che tocca diverse città quali Pistoia, Lucca, Pisa, Massa, Sestri Levante.. incontreremo altri ciclisti e donatori. Anche le squadre della zona ci verranno incontro e pedaleranno con noi per alcuni chilometri”

Un progetto curioso che unisce l’impegno solidale con una tappa storica del Giro 1909. Storico fu quel Giro in tutte le sue tappe massacranti. Si partiva di notte e si stava in sella anche 14 ore. Imprese titaniche di cui ci resta qualche sbiadita immagine e sommaria recensione. Questa volta ci soffermeremo sulla tappa 6, le cui ricerche non sono state facili. Ma, per prima cosa, chiedo ad Alessandro: come nasce questa voglia di riscoprire il passato?

Alessandro-e-fabio

Alessandro-e-Fabio

“Io e mio cugino siamo entrambi appassionati di ciclismo e ci piace riscoprirne la sua storia. Lo scorso anno abbiamo ripercorso la tappa Cuneo – Pinerolo del 1949 ” – Quella famosa tappa alpina in cui Coppi, approfittando della foratura di Bartali, scattò in fuga per 192 km e vinse. Mio nonno Gino arrivò secondo, Martini terzo – “Ci muoviamo con bici da corsa moderne ma nel rispetto del percorso originario. Quest’anno affronteremo una tappa più remota, la Firenze – Genova 1909 “

le ricerche per rintracciare altimetrie e strade sono state difficoltose. Ci siamo rivolti ad esperti di ciclismo storico

E ristudiando la storia saltano fuori a mano a mano percorsi e curiosi aneddoti. Facciamo un salto indietro nel passato. Il 25 maggio 1909, alle cinque mezza del mattino, partì la sesta tappa del primo Giro d’Italia. La tappa prevedeva 294 km tra pianura e colline. Sotto vedete riportata l’altimetria originale recuperata e quella ridisegnata da Alessandro e Fabio in collaborazione con La Flamme Rouge. 

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Dopo una cinquantina di chilometri dalla partenza, quando già il gruppo dei migliori si era formato, Felice Peli si ritirò. Il suo fisico aveva subìto una brutta caduta nella precedente tappa. Una trentina di chilometri dopo anche Giovanni Gerbi, stremato e dolorante, fu costretto ad abbandonare la gara. Luigi Ganna, leader del Giro, forò in prossimità della costa ligure. Passarono in testa Galetti e Rossignoli. Lo sprint della vittoria vide protagonista

Giovanni Rossignoli: 28 anni, baffetti neri, fisico energico e una pedalata vivace.

Nato nel 1882 a Borgo Ticino di Pavia, Giovanni fu professionista dal 1902 al 1927. Di umile origine, riuscì comunque a permettersi una bicicletta, che al tempo costava 3-4 stipendi di un operaio. Poco più che ventenne vinse la Gran Fondo d’Italia del 1903. Corse i 600 chilometri arrivando con 4 ore di vantaggio sul secondo. La sua carriera ciclistica, non molto significativa in termini di vittorie, fu lunga e continuativa.

Gareggiò svariati Giri d’Italia e partecipò al Tour de France del ’27 a 45 anni! Un atleta da ammirare più per tenacia che per stile. Comunque sia, tra quei pionieri che hanno fatto la storia del Ciclismo. Appartenne alla generazione antecedente a quella di mio nonno. Era il tempo in cui muratori, fattori, agricoltori, veri

uomini di fatiche erano pronti a darsi battaglia su distanze massacranti

pur di vincere i premi in palio, che avrebbero  ribaltato la loro condizione sociale. Quel primo Giro d’Italia il montepremi ammontava a 25.000 lire.  Se si fosse adottata la classifica a tempi, anziché quella a punteggio, il Giro sarebbe stato vinto proprio da Rossignoli. La maglia rosa fu introdotta solo nel 1933.

Giovanni-Rossignoli

Giovanni-Rossignoli

Non sono riuscita a rintracciare le fotografie della tappa Firenze – Genova ( se qualcuno ne ha una da inviarmi la integro nell’articolo..) Alcune immagini dell’epoca ci ricordano che le bici erano in ferro e pesavano circa 15 chili. Avevano un rapporto fisso e un solo freno a tampone.

L’ equipaggiamento consisteva in una modesta tuta sportiva composta da calzoncini, maglia di lana e berretto. A completare il “look”, uno o due tubolari sulle spalle e forse un borsello di tela al manubrio. La bici era attrezzata semplicemente con due bottiglie di latta, acqua e vino. Alessandro e Fabio

non correranno in calzoni e maglia di lana ma con un completo tecnico con il logo Avis,

disegnato appositamente per questa giornata. “Saremo seguiti da un pullman che si occuperà di fare un reportage e accogliere altri soci Avis che vorranno affiancarsi alla nostra impresa come spettatori. Sarà una bella fatica di 12 ore in sella. Lo facciamo per passione e per promuovere il progetto in cui crediamo”  

Firenze-Genova-2018-completi-Avis

Firenze-Genova-2018-completi-Avis

Partenza fissata Domenica alle ore 6 a Firenze. Stando alle ultime notizie dovrebbe aggregarsi per l’intero itinerario anche un terzo ciclista (e donatore Avis). Sulla pagina Facebook di Biciclettami sarà condiviso successivamente il reportage della giornata. Ringrazio Alessandro e Fabio per avermi messo a conoscenza di questa avventura. In bocca al lupo a tutto il gruppo e complimenti per il vostro impegno!


 

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