Quando arriva l’autunno si ha voglia di riattivarsi, iscriversi in palestra, a yoga o altri corsi. Ricominciare da settembre. Tutto si rimanda a settembre. Il dubbio di tutti gli anni, più che “otterrò i risultati che spero sul mio fisico?” è “persisterò nell’intento?”
Armata di buona volontà a novembre, un po’ dopo settembre… iniziai. La strategia migliore è informarsi per telefono, oppure navigando su internet e scovando anche eventuali offerte in corso. Poi quando sei lì, al front office della palestra, il trucco è dire sempre di Sì. Il costo è.. SI. Firma…SI. Paga..SI. A presto.. SI.
Io e lo sport: una medaglia con i volti del vigore e dell’indolenza. Dopo cinque mesi di corso serale di tennis, post lavoro – stacco da lavoro alle 18.30, spuntino, indosso il completo di Sergio Tacchini, faccio un’ora di auto, il corso inizia alle 21, ore 23 stremata sotto la doccia, ore 24 perdo i sensi ma almeno sono già a letto – fregata da una lombalgia che ha sfumato quel sogno di “praticare uno sport seriamente”. Ho perso le speranze di vedermi in veste “active”, versione tennis!
La palestra fu, dopo di ciò, il solito ripiego!
Quello dei mesi invernali in cui tanta voglia di prendere la bicicletta con la pioggia e il freddo, non ce l’hai. Anche se mi chiamo Bartali, del fisico di mio nonno ho preso ben poco; il naso, gli occhi, il sorriso, altre qualità forse..ma non la resistenza. Diciamo che le sue doti da uomo di ferro se l’è tenute ben strette!
Quindi ricompro un paio di t-shirt buone, sfodero le Adidas ad uso esclusivo per la palestra, i calzini dry-fit , l’accappatoio ultra leggero, il beauty-case impermeabile, la tessera e.. che la forza sia con me!
Il primo rientro fu traumatico. Poi mi dissi “dai ci provo, vediamo dove arrivo”. Seconda volta pensai “allenamento concluso in modo soddisfacente, ho fatto anche dieci minuti in più del previsto e tutti gli addominali!”. Terza entrata “ bella sensazione di benessere, ho fatto anche gli affondi e gli squat!”. Il mio cuore stava rientrando in funzione “allenamento”, la mia testa era più leggera, i muscoli e le articolazioni sempre più agili. Vai, si riprende il ritmo! Passò un giorno intero. Tutto bene. Poi la mattina seguente mi alzai: dolore. Dolore al tendine del piede che prende anche il muscolo! Diagnosi della mia fisioterapista di fiducia, Lara Bartali, alias sorella: tendinite. Devo aver fatto qualche sforzo eccessivo, presa dalla voglia di ritornare in forma.
Io l’avevo detto che era meglio la bicicletta!
Ecco la mia vera palestra.. non serve denaro, né tessera, né certificato medico. Biciclettami!
2 commenti
Completo di Sergio Tacchini! Dettaglio interessante.
“Le doti di uomo di ferro se l’è tenute ben strette” Obiezione: le sue doti le hai ricevute in versione femminile, la sua (tua) determinazione è rappresentata in questo blog.
Complimenti.
Veramente nel ciclismo, non so se ancora è così, il certificato medico serve eccome